Nei pazienti affetti da diabete di tipo 1, l’insulina icodec a somministrazione settimanale si è dimostrata non inferiore rispetto alla formulazione degludec giornaliera, come emerso dallo studio clinico di fase IIIa ONWARDS 6, della durata di un anno, pubblicato di recente su Lancet.
Il gold standard per la gestione del diabete di tipo 1 è la terapia insulinica intensiva tramite iniezioni giornaliere multiple di insulina basale e in bolo, oppure l’infusione sottocutanea continua di insulina, intesa a simulare il più fedelmente possibile i normali modelli fisiologici del glucosio. Le iniezioni giornaliere multiple di insulina sono ancora il trattamento più comunemente utilizzato a livello mondiale. Le insuline basali attualmente disponibili vengono somministrate una o due volte al giorno, mentre i regimi in bolo vengono somministrati durante i pasti per correggere i livelli glicemici elevati.
Le penne per insulina connesse sono uno strumento utile per studiare l’aderenza al trattamento con insulina basale. Uno studio su soggetti con diabete di tipo 1 che utilizzavano una penna per insulina collegata, ha riportato una probabilità del 22% di saltare almeno una dose di insulina basale in un periodo di 14 giorni, hanno scritto gli autori. È stato dimostrato che dimenticare le iniezioni di insulina basale influenza il controllo glicemico, il time-in-range e la variabilità glicemica. La mancanza di coerenza nella somministrazione giornaliera di insulina basale è stata collegata anche a un aumento dei tassi di chetoacidosi diabetica.
Meno somministrazioni per ridurre l’onere del trattamento
«La riduzione della frequenza delle iniezioni di insulina basale potrebbe ridurre l’onere del trattamento per alcune persone affette da diabete di tipo 1 e, in teoria, migliorare l’aderenza, portando in ultima analisi a un migliore controllo glicemico, soprattutto nelle persone soggette a escursioni glicemiche, e a una riduzione delle recidive di chetoacidosi diabetica» hanno scritto i ricercatori guidati da David Russell-Jones, professore di diabete ed endocrinologia presso l’Università del Surrey, nel Regno Unito.
L’insulina icodec è un analogo dell’insulina basale a somministrazione settimanale in fase di sviluppo clinico. La sua lunga emivita garantisce una copertura basale per un’intera settimana dopo una singola iniezione. L’efficacia e la sicurezza di icodec sono state valutate nel programma di sviluppo clinico ONWARDS.
Insulina icodec non inferiore a degludec nel controllo glicemico
Lo studio di fase III ONWARDS 6, randomizzato, multicentrico, in aperto, con controllo attivo, a gruppi paralleli, treat-to-target, è stato condotto in 99 centri in 12 paesi per testare l’efficacia e la sicurezza di un’iniezione basale settimanale di insulina icodec a lunga durata in confronto all’iniezione giornaliera di insulina degludec negli adulti con diabete di tipo 1.
I 582 partecipanti sono stati randomizzati a ricevere iniezioni settimanali di icodec (700 U/ml) o iniezioni giornaliere di degludec (100 U/ml), entrambe in combinazione con aspart, un’insulina a breve durata d’azione durante i pasti.
Dopo 26 settimane, i livelli di emoglobina glicata (HbA1c) si sono ridotti in entrambi i gruppi. Nella coorte icodec sono passati da un valore medio del 7,59% al basale a una media stimata del 7,15%, mentre nella coorte degludec il livello medio è sceso dal 7,63% al basale al 7,10%. La differenza di trattamento stimata tra i due approcci, pari allo 0,05%, ha confermato la non inferiorità di icodec rispetto a degludec (p=0,0065).
Alla settimana 52, la riduzione media stimata della HbA1c è stata significativamente inferiore con icodec rispetto a degludec (-0,37% vs -0,54%, p=0,021). Non sono state riscontrate differenze significativa tra i trattamenti nella probabilità dei partecipanti di avere una HbA1c <7,0% alle settimane 26 e 52 (p=0,53).
Lo studio ha rilevato tassi leggermente più elevati di episodi ipoglicemici nel gruppo icodec rispetto a degludec, tuttavia l’incidenza è stata bassa in entrambi i gruppi e la gestione degli episodi ipoglicemici gravi non differiva tra le due insuline, con la maggior parte degli episodi che richiedeva solo la somministrazione orale di carboidrati.
«Nonostante un tasso leggermente più elevato di ipoglicemia con il regime settimanale con icodec, si tratta di un problema che può essere gestito facilmente» ha dichiarato Russell-Jones. «Questi risultati sono moto promettenti, tuttavia sono necessarie ulteriori analisi dei dati del monitoraggio continuo del glucosio e studi nel mondo reale».
In conclusione, nei soggetti con diabete di tipo 1 che passavano dall’insulina basale una volta al giorno, icodec una volta alla settimana ha mostrato non inferiorità rispetto a degludec una volta al giorno nella riduzione della HbA1c alla settimana 26, con tassi significativamente più elevati di casi combinati clinicamente significativi o gravi di ipoglicemia e comunque con una bassa incidenza di ipoglicemia grave in entrambi i gruppi. Per icodec, il tempo trascorso a livelli di HbA1c inferiore a 3,0 mmol/l (<54 mg/dl) era in prossimità della soglia dei target raccomandati a livello internazionale durante le settimane 22–26 e al di sotto nelle settimane 48–52.
Referenze
Russell-Jones D et al. Once-weekly insulin icodec versus once-daily insulin degludec as part of a basal-bolus regimen in individuals with type 1 diabetes (ONWARDS 6): a phase 3a, randomised, open-label, treat-to-target trial. Lancet. 2023 Nov 4;402(10413):1636-1647.
Fonte: Pharmastar